Vai ai contenuti

Guida Pratica alla Classificazione dei Rifiuti in Base all'Elenco dei CER

La classificazione dei rifiuti in base all'elenco dei Codici Europei dei Rifiuti (CER) è un passaggio fondamentale per la gestione corretta dei rifiuti aziendali. Il sistema dei CER consente di identificare i rifiuti in modo standardizzato, facilitando il loro trattamento e smaltimento conforme alle normative. Questa guida pratica vi guiderà attraverso il processo di classificazione, spiegando la struttura dei codici CER, fornendo esempi pratici e illustrando come gestire i cosiddetti "codici specchio".

Struttura dei Codici CER

L'elenco dei CER è composto da codici a sei cifre, suddivisi in tre coppie di cifre.
Ogni coppia di cifre rappresenta un livello di dettaglio nella classificazione dei rifiuti.

Prima coppia di cifre - 00.xx.xx
  • Identifica la categoria principale del rifiuto, basata sulla fonte o sul processo che genera il rifiuto.
  • Esempio: "01" per rifiuti derivanti dalla prospezione, estrazione, trattamenti fisici e chimici di minerali.

Seconda coppia di cifre - 00.00.xx
  • Specifica il sottogruppo della categoria principale.
  • Esempio: "01 01" per rifiuti della prospezione e estrazione.

Terza coppia di cifre - 00.00.00
  • Fornisce una descrizione dettagliata del tipo di rifiuto.
  • Esempio: "01 01 01" per rifiuti di estrazione di minerali.

Procedura per Identificare i Rifiuti

Per classificare correttamente un rifiuto, segui questi passaggi:

1. Identificare la fonte del rifiuto

Determina il processo o l'attività che ha generato il rifiuto. Questo ti guiderà nella scelta della prima coppia di cifre.
  • Esempio: Rifiuti provenienti dalla lavorazione della carne avranno la prima coppia "02" per i rifiuti agricoli e agroindustriali.

2. Selezionare il sottogruppo appropriato

All'interno della categoria principale, individua il sottogruppo più pertinente al tuo rifiuto.
  • Esempio: Per rifiuti derivanti dalla macellazione, seleziona "02 02".

3. Individuare il codice specifico

Scegli il codice a sei cifre che descrive precisamente il rifiuto.
  • Esempio: Gli scarti di macellazione non commestibili sono identificati come "02 02 03".

Esempi Pratici di Classificazione

Rifiuti chimici da un laboratorio industriale

Rifiuti pericolosi e non pericolosi:
  • Categoria principale: 07 (Rifiuti da processi chimici organici).
  • Sottogruppo: 07 05 (Rifiuti da produzione, formulazione, fornitura e uso di prodotti farmaceutici).
  • Codici specifici:
    • Rifiuti di solventi organici non clorurati: "07 05 04*"
    • Rifiuti di solventi organici clorurati: "07 05 03*"
  • Codici specchio: se non contengono sostanze pericolose sopra i limiti, potrebbero essere classificati come "07 05 13" (Rifiuti di solventi non clorurati non pericolosi).

Rifiuti da costruzione e demolizione

Materiali contaminati:
  • Categoria principale: 17 (Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione).
  • Sottogruppo: 17 09 (Altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione).
  • Codici specifici:
    • Rifiuti da costruzione contenenti amianto: "17 06 05*"
    • Rifiuti da demolizione contenenti metalli pesanti: "17 04 09*"
  • Codici specchio: materiali da costruzione non pericolosi potrebbero essere "17 09 04" (Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione non pericolosi).

Rifiuti di produzione da un'azienda elettronica

Rifiuti pericolosi da apparecchiature elettroniche:
  • Categoria principale: 16 (Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco).
  • Sottogruppo: 16 02 (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
  • Codici specifici:
    • Apparecchiature contenenti PCB (policlorobifenili): "16 02 09*"
    • Componenti rimosse da apparecchiature fuori uso, pericolose: "16 02 15*"
  • Codici specchio: se le apparecchiature elettroniche non contengono sostanze pericolose, possono essere classificate come "16 02 14" (Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso diverse da quelle di cui alle voci 16 02 09*).

Gestione dei Codici Specchio

I "codici specchio" sono particolari codici CER che possono riferirsi sia a rifiuti pericolosi che non pericolosi, a seconda della loro composizione e delle caratteristiche specifiche.

1. Identificazione dei codici specchio

  • I codici specchio hanno una struttura simile, ma uno dei codici sarà per rifiuti pericolosi (indicato con un asterisco *) e l'altro per rifiuti non pericolosi.
    • Esempio: "15 01 10*" (Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose) e "15 01 02" (Imballaggi in plastica).

2. Determinazione della pericolosità

  • Per determinare se il rifiuto è pericoloso, è necessario analizzare la composizione chimica del rifiuto e confrontarla con i criteri stabiliti dalla normativa.
  • Le normative stabiliscono le concentrazioni massime di sostanze pericolose oltre le quali un rifiuto viene classificato come pericoloso.

3. Esempi pratici di gestione dei codici specchio

Rifiuti di solventi
  • Caso 1 - Un solvente organico che non contiene cloro potrebbe avere i seguenti codici:
    • se non contiene sostanze pericolose: "07 05 13".
    • se contiene sostanze pericolose sopra i limiti: "07 05 04*".
  • Caso 2 - Un solvente organico clorurato potrebbe avere:
    • se non contiene sostanze pericolose: "07 05 14".
    • se contiene sostanze pericolose sopra i limiti: "07 05 03*".
Rifiuti di imballaggi
  • Caso 1 - Imballaggi in plastica senza residui di sostanze pericolose:
    • "15 01 02" (Imballaggi in plastica).
  • Caso 2 - Imballaggi in plastica con residui di sostanze pericolose:
    • "15 01 10*" (Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze).
Rifiuti di costruzione
  • Caso 1 - Materiali isolanti senza amianto:
    • "17 06 04" (Materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03).
  • Caso 2 - Materiali isolanti contenenti amianto:
    • "17 06 05*" (Materiali isolanti contenenti amianto).

4. Documentazione e analisi

  • Mantenere documentazione dettagliata e, se necessario, eseguire analisi chimiche per determinare la classificazione corretta.
  • Collaborare con laboratori certificati per analisi accurate. Le analisi chimiche possono includere test di laboratorio per identificare la presenza e la concentrazione di sostanze pericolose.

Conclusione

La corretta classificazione dei rifiuti in base all'elenco dei CER è essenziale per una gestione responsabile e conforme dei rifiuti aziendali. Seguire questi passaggi ti aiuterà a garantire che i tuoi rifiuti siano correttamente identificati e trattati, riducendo il rischio di sanzioni e contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Torna ai contenuti