Quali sono le leggi e i regolamenti che disciplinano l'uso dei DPI in Italia?
In Italia, l'uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) è regolamentato principalmente dal Decreto Legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro.
Questo decreto stabilisce le disposizioni legislative in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori durante lo svolgimento dell'attività lavorativa.
È importante che i datori di lavoro e i lavoratori siano a conoscenza di queste normative e le rispettino per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto.
Il Decreto Legislativo 81/2008: norma principale sui DPI
I punti chiave del D.Lgs. 81/08 relativi ai DPI includono:
Articolo 74 - Obblighi del Datore di Lavoro
Il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, inclusa la fornitura e l'uso dei DPI quando i rischi sul luogo di lavoro non possono essere evitati o sufficientemente ridotti con misure tecniche o organizzative.
Articolo 76 - Selezione e Utilizzo dei DPI
Il datore di lavoro deve selezionare i DPI appropriati, garantire che siano conformi alle normative applicabili, fornirli gratuitamente ai lavoratori e istruire i lavoratori sull'uso corretto.
Articolo 77 - Informazioni e Formazione
I lavoratori devono ricevere informazioni e formazione sull'uso corretto dei DPI, compresi i rischi associati al non utilizzo o uso improprio.
Articolo 78 - Manutenzione e Sostituzione
I DPI devono essere sottoposti a manutenzione regolare, e se danneggiati o superati nella durata utile, devono essere sostituiti. Il datore di lavoro è responsabile di tali operazioni.
Articolo 79 - Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) e DPI
Il datore di lavoro deve dare la precedenza all'uso di Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) rispetto ai DPI, quando possibile.
Articolo 80 - Segnaletica di Sicurezza
Quando i DPI sono necessari, devono essere fornite segnalazioni chiare e visibili sul loro utilizzo.
Articolo 81 - Documentazione
Il datore di lavoro deve mantenere documentazione relativa all'uso dei DPI, compresi i risultati delle valutazioni dei rischi, le istruzioni per l'uso e la manutenzione, e i registri delle verifiche.
In particolare, secondo l'articolo 76 del D.Lgs. 81/08, i requisiti fondamentali per i DPI sono i seguenti:
- Adeguatezza ai Rischi: i DPI devono essere appropriati per prevenire i rischi senza generare, di per sé, un rischio maggiore.
- Adeguatezza alle Condizioni di Lavoro: i DPI devono essere adatti alle condizioni esistenti nel luogo di lavoro.
- Considerazione delle Esigenze Ergonomiche o di Salute: i DPI devono tener conto delle esigenze ergonomiche o di salute dei lavoratori.
- Adattabilità all'Utilizzatore: i DPI devono poter essere adattati all'utilizzatore in base alle sue necessità.
Il Decreto Interministeriale 20/12/2021: nuovo Allegato VIII D.Lgs. 81/08
Le modifiche all'Allegato VIII sono state introdotte in conformità con gli adeguamenti tecnici derivanti dalla Direttiva n. 2019/1832/UE della Commissione, del 24 ottobre 2019, sugli Allegati I, II e III della direttiva 89/656/CEE del Consiglio. Questo adeguamento mira a offrire ai datori di lavoro di svariati settori e rami industriali la possibilità di identificare con maggiore precisione le attrezzature di protezione individuale adatte alle attività specifiche e ai rischi concreti ai quali i lavoratori sono esposti.
L'aggiornamento dell'Allegato segue le disposizioni della disciplina europea sui DPI, in particolare la direttiva 89/656/CEE, modificata dalla Direttiva 1832/2019 e dal Regolamento europeo sui DPI, che ha comportato modifiche nella classificazione dei prodotti.
Questi cambiamenti mirano a garantire una maggiore coerenza e aderenza agli standard di sicurezza europei nel contesto dell'utilizzo dei DPI sul luogo di lavoro.
Entriamo nel dettaglio.
La Direttiva (UE) 2019/1832
La Direttiva (UE) 2019/1832, pubblicata sulla Gazzetta Europea L 279/35 del 30 ottobre 2019, introduce modifiche significative agli allegati I, II e III della direttiva 89/656/CEE. Tali allegati forniscono orientamenti non vincolanti volti a facilitare la scelta di attrezzature di protezione individuale (DPI) adeguate ai rischi specifici, alle attività e ai settori interessati.
- L'Allegato I della direttiva 89/656/CEE presenta uno schema indicativo e non esaustivo per l'inventario dei rischi, mirando a guidare l'impiego di DPI. Viene definito un elenco delle tipologie di rischi che possono verificarsi nei luoghi di lavoro in relazione alle diverse parti del corpo che richiedono protezione tramite tali attrezzature.
- L'Allegato II, anch'esso indicativo e non esaustivo, elenca le tipologie di DPI, considerando le nuove forme di rischio presenti nell'Allegato I. Tale sezione dovrebbe essere adeguata anche per includere esempi di DPI attualmente disponibili sul mercato, in conformità al regolamento (UE) 2016/425 e alla terminologia in esso utilizzata.
- L'Allegato III contiene un elenco indicativo e non esaustivo delle attività e dei settori per i quali può rendersi necessaria la fornitura di DPI. Qui sono riunite le classificazioni dei rischi dall'Allegato I e le tipologie di DPI dall'Allegato II. Per garantire coerenza con la terminologia e le classificazioni utilizzate nei tre allegati e nel regolamento (UE) 2016/425, è necessaria una riorganizzazione dell'Allegato III della direttiva 89/656/CEE. Questo adeguamento mira a migliorare la chiarezza e l'allineamento delle direttive relative ai DPI con i regolamenti europei in vigore.
Il Decreto Legislativo 17/2019 per la classificazione dei DPI
Il Decreto Legislativo 17 del 2019 classifica i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) in tre categorie distinte:
- DPI a Progettazione Semplice - Questa categoria è destinata a salvaguardare il soggetto da rischi di danni fisici di lieve entità. Esempi di tali rischi includono lesioni da strumenti meccanici, prodotti per la pulizia, oggetti con temperatura superiore a 50°C, fenomeni atmosferici, lievi vibrazioni e raggi solari.
- DPI non compresi nelle altre categorie - Questa categoria include DPI che non rientrano nelle definizioni delle categorie a progettazione semplice o complessa.
- DPI a Progettazione Complessa - Questi DPI sono progettati per salvaguardare il soggetto da rischi di morte o lesioni gravi e permanenti. Alcuni esempi di DPI a progettazione complessa sono:
- Apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro aerosol solidi, liquidi o gas irritanti, pericolosi, tossici o radiotossici.
- Apparecchi di protezione isolanti, inclusi quelli per l'immersione subacquea.
- DPI per protezione limitata nel tempo contro aggressioni chimiche o radiazioni ionizzanti.
- DPI per attività in ambienti con temperature superiori a 100°C, con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusione.
- DPI per attività in ambienti con temperature inferiori a -50°C.
- DPI per la protezione contro cadute dall'alto.
- DPI per la protezione contro rischi legati a tensioni elettriche pericolose o utilizzati come isolanti per alte tensioni elettriche.
Vedi il nostro approfondimento: Categorie di DPI
Le altre disposizioni sui DPI
Oltre al Decreto Legislativo 81/2008, alcune altre leggi o regolamenti che potrebbero essere rilevanti includono:
- Norme Tecniche UNI - L'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) emette norme tecniche che possono includere linee guida specifiche per l'uso dei DPI in settori o contesti particolari.
- Normative Settoriali Specifiche - Alcuni settori industriali o professionali potrebbero avere leggi o regolamenti specifici che dettano requisiti particolari per l'uso dei DPI.
- Direttive o Decreti Ministeriali Supplementari - In alcuni casi, vengono emanati decreti o direttive ministeriali supplementari che forniscono ulteriori dettagli o chiarimenti sull'uso dei DPI in contesti specifici.
- Linee Guida dell'INAIL - L'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) ha pubblicato linee guida e materiali informativi relativi all'uso sicuro dei DPI.
Tuttavia, è importante notare che il Decreto Legislativo 81/2008 è in effetti la principale fonte normativa in materia di sicurezza sul lavoro e utilizzo dei DPI in Italia.
1 - Le principali norme UNI
Le norme UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) relative ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) possono fornire linee guida specifiche e dettagli tecniche per la progettazione, produzione e utilizzo di DPI in vari settori.
Alcune delle principali norme UNI relative ai DPI includono:
UNI EN 149 - Respiratori di protezione contro le particelle - Richieste, prove, marcatura
Questa norma specifica i requisiti per i respiratori di protezione contro particelle.
UNI EN 166 - Protezione individuale dell'occhio - Requisiti
Definisce i requisiti minimi di prestazione e le metodologie di prova per la protezione degli occhi.
UNI EN 388 - Guanti di protezione contro i rischi meccanici
Stabilisce i requisiti e le prove per i guanti di protezione contro rischi meccanici come abrasione, taglio, strappo e perforazione.
UNI EN 420 - Guanti di protezione - Requisiti generali e metodi di prova
Questa norma stabilisce i requisiti generali per la progettazione, la costruzione, le prestazioni e le prove dei guanti di protezione.
UNI EN 388 - Guanti di protezione contro i rischi meccanici
Questa norma specifica i requisiti e le prove per i guanti di protezione contro rischi meccanici come abrasione, taglio, strappo e perforazione.
UNI EN 381 - Abbigliamento di protezione per l'uso nella debolezza dei sistemi anti-incidente di destra
Questa norma riguarda l'abbigliamento di protezione utilizzato in situazioni di debolezza dei sistemi anti-incidente di destra.
UNI EN 352 - Protezione individuale dell'udito - Cuffie anti rumore e tappi per le orecchie - Generalità e metodi di prova
Stabilisce i requisiti per le cuffie antirumore e i tappi per le orecchie.
UNI EN 510 - Scarpe di protezione con resistenza chimica
Si riferisce alle scarpe di protezione con resistenza chimica contro rischi derivanti da agenti chimici.
Queste sono solo alcune delle norme UNI relative ai DPI. È importante consultare le specifiche norme applicabili al settore e al tipo di DPI in questione per garantire la conformità e l'efficacia dei dispositivi utilizzati.
2 - Normative di settore
Ecco alcuni esempi di normative settoriali che potrebbero essere rilevanti:
- Edilizia - Nel settore dell'edilizia, potrebbero essere applicate normative specifiche per l'uso di DPI come caschi protettivi, imbracature, guanti e dispositivi per la protezione dalle cadute.
- Sanità - Nel settore sanitario, ci potrebbero essere requisiti specifici per l'uso di DPI come maschere facciali, camici protettivi, guanti sterili e occhiali di protezione.
- Chimica e Farmaceutica - Settori che coinvolgono la manipolazione di sostanze chimiche pericolose possono avere normative rigide per l'uso di DPI come tute antinfortunistiche, guanti chimici e maschere respiratorie.
- Agricoltura - Nel settore agricolo, possono essere applicate normative specifiche per l'uso di DPI come guanti, stivali di protezione e protezioni acustiche per macchinari.
- Industria Mineraria - Settori legati all'industria estrattiva potrebbero richiedere l'uso di DPI specializzati come elmetti antinfortunistici, occhiali protettivi e protezioni per le vie respiratorie.
- Alimentare - Nell'industria alimentare, possono essere previsti requisiti specifici per l'uso di DPI come guanti, grembiuli e copricapi.
- Saldatura e Lavori Metallici - Settori che coinvolgono lavori di saldatura o manipolazione di metalli potrebbero richiedere l'uso di DPI come occhiali per la saldatura, guanti resistenti al calore e tute antinfortunistiche.
Questi sono solo alcuni esempi di settori industriali che potrebbero avere normative settoriali specifiche per l'uso dei DPI. È importante per le aziende e i lavoratori di tali settori essere a conoscenza di queste normative e assicurarsi di conformarsi ad esse per garantire un ambiente di lavoro sicuro.
3 - Direttive o Decreti Ministeriali Supplementari
Le Direttive o Decreti Ministeriali Supplementari sono disposizioni emanate a livello ministeriale che forniscono ulteriori dettagli o chiarimenti sull'applicazione di leggi o regolamenti esistenti, compresi quelli relativi all'uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Queste disposizioni possono essere specifiche per determinati settori industriali o tipi di DPI, e spesso mirano a fornire orientamenti dettagliati per garantire la sicurezza e la conformità normativa.
4 - Linee guida INAIL
In Italia, l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) è un'importante fonte di informazioni e linee guida in materia di sicurezza sul lavoro, compresi i DPI. INAIL fornisce materiale informativo e documentazione tecnica che può essere utile per datori di lavoro, lavoratori e professionisti del settore.
Alcuni esempi di linee guida in materia di DPI potrebbero includere:
- Linee guida per la selezione e l'uso corretto dei DPI in determinati settori industriali.
- Indicazioni sulla manutenzione e la conservazione dei DPI per garantirne l'efficacia nel tempo.
- Procedure per la verifica dell'idoneità dei DPI in base ai rischi specifici presenti sul posto di lavoro.
- Consigli per la corretta formazione e istruzione dei lavoratori sull'uso sicuro dei DPI.
- Indicazioni sulla gestione e registrazione dei DPI nell'ambito delle pratiche aziendali.
Per ottenere linee guida specifiche e dettagliate, ti consiglio di consultare il sito web dell'INAIL e altre fonti affidabili nel campo della sicurezza sul lavoro.
Procediamo con la sezione sulla formazione e addestramento sui DPI
Indice della guida completa sui DPI
- Introduzione ai dispositivi di protezione individuale DPI
- Categorie di DPI e loro classificazione
- Esempi pratici di DPI per ciascuna categoria
- Come si riconosce un vero DPI
- Differenza tra DPI e dispositivi di protezione collettiva DPC
- Dispositivi di protezione individuale OSS
- Verifiche e manutenzioni sui dispositivi di protezione individuale
- Scadenze e sostituzioni dei DPI
- La normativa sui DPI
- La formazione e l'addestramento sui DPI
- Domande frequenti sui DPI