Aree Tematiche > Sicurezza sul Lavoro > Area Infortuni sul Lavoro > Gli Infortuni sul lavoro > Quanti tipi di infortuni sul lavoro ci sono
Quanto tempo si può stare in infortunio sul lavoro?
Durata del Periodo di Infortunio sul Lavoro
La durata del periodo di infortunio sul lavoro può variare notevolmente a seconda della gravità dell’infortunio e del tempo necessario per il recupero del lavoratore. Questo periodo è regolato da norme specifiche e può influire sia sui diritti del lavoratore che sugli obblighi del datore di lavoro. È importante conoscere le diverse fasi del processo e le condizioni che determinano la durata dell’assenza dal lavoro per infortunio.
Determinazione della Durata dell'Infortunio
La durata del periodo di infortunio è determinata principalmente dal certificato medico rilasciato al lavoratore. Questo certificato indica la prognosi, ossia il tempo stimato di recupero necessario affinché il lavoratore possa riprendere le sue mansioni lavorative in sicurezza.
Ecco alcune fasi chiave:
1) Certificato medico iniziale: dopo l’infortunio, il lavoratore deve ottenere un certificato medico che attesti l’infortunio e indichi il periodo di inabilità temporanea. Questo certificato deve essere consegnato al datore di lavoro e trasmesso all’INAIL.
2) Prolungamento dell’inabilità: se il periodo di inabilità iniziale non è sufficiente per il completo recupero, il medico può emettere ulteriori certificati di prolungamento. Ogni certificato deve specificare la durata aggiuntiva necessaria per il recupero.
3) Visite di controllo: l’INAIL può richiedere visite mediche di controllo per valutare lo stato di salute del lavoratore e confermare o modificare la durata del periodo di inabilità.
Limiti di Durata e Indennità
La normativa italiana prevede che durante il periodo di infortunio, il lavoratore ha diritto a una serie di indennità che coprono la perdita di retribuzione.
La durata di queste indennità è regolata come segue:
- Primi 4 giorni: durante i primi 4 giorni di infortunio, il datore di lavoro è tenuto a pagare il 100% della retribuzione giornaliera del lavoratore. Questo periodo è noto come “periodo di carenza”.
- Dal 5° al 90° giorno: dal quinto al novantesimo giorno, l’INAIL corrisponde un’indennità pari al 60% della retribuzione media giornaliera del lavoratore.
- Dopo il 90° giorno: dal novantunesimo giorno fino alla guarigione completa, l’indennità INAIL aumenta al 75% della retribuzione media giornaliera.
Prolungamento del Periodo di Infortunio
In casi di infortuni gravi, il periodo di inabilità può prolungarsi oltre i 90 giorni. Il medico curante, in collaborazione con i medici dell’INAIL, valuterà continuamente le condizioni del lavoratore e determinerà la necessità di prolungare ulteriormente il periodo di infortunio.
Ritorno al Lavoro
Al termine del periodo di infortunio, il lavoratore deve ottenere un certificato di avvenuta guarigione che attesti la capacità di riprendere le attività lavorative. Questo certificato deve essere presentato al datore di lavoro. In alcuni casi, può essere necessario un piano di reinserimento graduale per permettere al lavoratore di riprendere le sue mansioni in modo sicuro ed efficace. Il D.Lgs 81/2008 in particolare, richiede che il lavoratore, anche se ha un regolare certificato di avvenuta guarigione, debba essere sottoposto a visita di rientro da assenza prolungata oltre i 60 giorni (visita di idoneità alla mansione) da parte del Medico Competente aziendale che può anche ritenere che il lavoratore non sia ancora idoneo ad essere reintegrato appieno nella propria mansione.